Cosa vedere a Bolsena in due giorni
Vi portiamo alla scoperta di questo borgo medievale che vi porterà indietro nel tempo
Lasciata Tivoli, ci dirigiamo a Bolsena, meta della sesta tappa del nostro moto-tour. Seguiteci per conoscere cosa vedere a Bolsena.
La città che dà il nome al lago si trova adagiata sulle pendici dei Monti Volsini e la parte alta ha l’aspetto di un piccolo borgo medievale.
Camminare per i vari vicoli del centro storico vi farà fare un tuffo nel passato.
Cosa vedere a Bolsena: Rocca Monaldeschi
Il castello, in stile medievale, è posizionato nel centro storico.
La rocca è costituita da un massiccio edificio che negli anni ha subito trasformazioni per connotarla come residenza signorile.
All’interno della rocca oggi viene ospitato il museo territoriale del lago suddiviso su tre piani: all’ingresso ci sono i plastici e i reperti archeologici, al secondo quelli provenienti dagli scavi e al terzo i reperti del Medioevo.
Pannelli tecnologici aiutano il visitatore a ricostruire la storia dei vai reperti.
La zona intorno alla Rocca Monaldeschi, inoltre, vi regalerà una meravigliosa vista sul lago.
Vicino alla Rocca sorge la Chiesa di San Salvatore.
Cosa vedere a Bolsena: la Collegiata di Santa Cristina
La facciata è rinascimentale, completata tra il 1494 e l’inizio del 1495. La porta centrale della chiesa e quella della attigua cappella di San Leonardo, riportano due lunette con raffinate terrecotte di Benedetto Buglioni. Medievale è ancora il campanile, ornato da tre bifore.
L’interno ha subito nei secoli varie trasformazioni che hanno alterato lo stile romanico e medievale originario. É suddiviso in tre navate con una sequenza di colonne che reggono archi a tutto sesto.
Lungo la parete destra si ha la sagrestia. Proseguendo vediamo un grande Crocifisso sormontata da un arco in maiolica con serafini.
Cappella del Sacramento
Subito dopo sulla destra si apre la cappella. Qui spicca la Madonna in trono con il Bambino e i santi Cristina, Nicola e Caterina d’Alessandria.
Nella cappella sono presenti altri affreschi del XV secolo. Al centro della cappella splende il grande tabernacolo di Benedetto Buglioni, realizzato tra il 1493 e il 1497 recante nella predella tre delicati rilievi con le storie del martirio di Santa Cristina.
Cappella di Santa Lucia
Uscendo dalla cappella del Sacramento arriviamo a quella di Santa Lucia che insieme al centrale presbiterio e a quella dedicata ai santi Andrea e Bartolomeo, costituisce il transetto della chiesa.
La cappella presenta diversi affreschi che la rendono un tesoro artistico.
Lungo la navata sinistra spicca una piccola cappella che conserva una scultura lignea dipinta raffigurante Santa Cristina, databile agli inizi del sec. XV.
L’opera è conservata all’interno di una struttura dorata del XVII secolo ristrutturata nel XIX secolo. Al di sotto è collocato un reliquiario in argento e smalti che racchiude i resti della martire, rinvenuti nel 1880.
Il miracolo Eucaristico
Dalla prima metà del XVI secolo è conservata nella Cappella Nuova del Miracolo, l’epigrafe in marmo attribuita a Ippolito Scalza, realizzata nel 1573, con la descrizione dell’episodio. Qui si possono vedere quattro lastre di marmo macchiate del cosiddetto “sangue prodigioso”.
La Grotta di Santa Cristina e la Catacomba
Scendendo le scale si raggiunge l’area dove è collocato il grande sarcofago medievale con la delicata statua in terracotta raffigurante Santa Cristina giacente, opera tra le più belle di Benedetto Buglioni.
La Santa è immobile nel sonno della morte e reca tra le mani i simboli del martirio, la freccia e la macina da mulino.
Cosa vedere a Bolsena: perdiamoci tra i suoi vicoletti
Girando tra le sue vie troviamo ristoranti, botteghe artigianali e casette caratteristiche.
Iscrizioni particolari sui muri e non solo…
… e altri monumenti
Fontana di San Rocco
Nella Piazza omonima da notare questa bellissima fontana.
Teatro Comunale San Francesco
L’ ex Chiesa di San Francesco è ora sede del Teatro Comunale di Bolsena.
Cosa vedere a Bolsena: BolsenArte Music Festival
Durante il nostro soggiorno c’è stata l’inaugurazione del Festival in piazza dell’Orologio con il concerto del quintetto Four Seasons di Perugia.
Il gruppo ha cantato brani celebri tratti dal repertorio del classico swing a circa un secolo dalla sua nascita. Atmosfera molto suggestiva!
Cosa vedere a Bolsena: il lago
Ovviamente non poteva mancare una bella passeggiata al lago.
Vi consiglio anche di andarci al tramonto… il panorama è fantastico!
L’area archeologica di Volsinii
A pochi km dalla città si trova l’area archeologica che potrete visitare gratuitamente (informatevi solo prima degli orari di apertura).
Nella seconda metà del 1900 sono stati riportati alla luce diversi resti monumentali come il Foro, la Basilica, edifici pubblici e i resti di due domus: la Domus delle Pitture e la Domus del Ninfeo.
Il Foro
Del Foro è possibile ammirare le lastre pavimentali superstiti.
Superato il decumanus che delimita a nord l’area del Foro un passaggio voltato permette di accedere tramite una scalinata alle terrazze inferiori e ancora oltre si arriva alle due domus private.
La Casa delle Pitture, realizzata nella prima metà del II secolo a.C., si articola intorno ad un atrium centrale.
L’area possiede anche una sala sotterranea recentemente illuminata e visitabile su richiesta.
La Casa del Ninfeo risale alla fine del II secolo a.C., in prossimità di un piccolo tempio. Al suo interno è possibile ammirare un grande atrio tuscanico provvisto di cisterna per la raccolta dell’acqua piovana.
La storia di Volsinii
La città possedeva un teatro non localizzato ma dedotto da un’iscrizione dedicatoria conservata nel Lapidarium del Museo Territoriale del Lago di Bolsena.
Inoltre era presente una biblioteca, un luogo di culto per Silvano nella collina di Mercatello, un grande anfiteatro sul colle di Mercatello di cui si conservano i resti monumentali, impianti termali di cui rimangono un criptoportico, una grande sala rettangolare, una grande cisterna.
Durante il V sec. d.C la città venne gradualmente abbandonata perchè i suoi cittadini preferirono occupare la vicina rupe su cui sorge l’odierno quartiere del Castello, agevolmente difendibile e primo nucleo urbanistico di Bolsena.