Cosa vedere a Caccamo: tour Sicilia tappa 17
Il borgo è un viaggio tra storia, arte e sapori siciliani
Cosa vedere a Caccamo? Il borgo offre un’esperienza autentica che unisce storia, arte, e una cucina locale deliziosa.
Questa piccola perla mediterranea, circondata da paesaggi mozzafiato, è il luogo perfetto per un viaggio fuori dagli schemi, alla scoperta di un’antica cultura e di gustosi piaceri culinari. Vi consigliamo di perdervi tra le sue strade piene di colori…
Cosa vedere a Caccamo: il Castello
Caccamo è noto per il suo ricco patrimonio storico e i suoi monumenti ben conservati.
Un ringraziamento speciale al Dott. Giovanni Aglialoro, Ambasciatore del Turismo, che ci ha accompagnato durante il nostro giro rendendo la nostra visita al borgo un’esperienza davvero indimenticabile!
Al centro della città svetta il maestoso Castello di Caccamo, uno dei castelli medievali meglio conservati della Sicilia. Sorge maestoso su un alto basamento roccioso, come se fosse un naturale prolungamento delle stesse pareti di pietra del paesaggio circostante.
La sua costruzione risale al XII secolo ed è un’attrazione imperdibile per gli amanti della storia. Le possenti mura, le torri e gli interni del castello sono un viaggio nel tempo, offrendo una vista spettacolare sulla città e sulla campagna circostante.
Inizialmente era una semplice torre di avvistamento; in seguito divenne una struttura difensiva più complessa, caratterizzata da quattro torri esterne e tre torri interne, tutte finalizzate a proteggere un nucleo centrale più ristretto, tra cui spiccano la torre Mastra, in parte danneggiata dal terremoto del 1823, la torre Gibellina e la torre della Fossa o del Dammuso.
L’accesso al castello avviene tramite una suggestiva salita a gradoni, e mentre la si percorre, sembra di fare un autentico salto nel Medioevo.
Lungo il percorso, sulla destra, si erge un muraglione merlato che offre una vista panoramica sul paese sottostante, mentre sulla sinistra si staglia il prospetto del castello, ancorato alla roccia.
Superato l’ingresso, a destra accediamo alla Sala Prades. la Sala delle Udienze dove era applicata la legge del re.
Varchiamo poi un secondo cancello e ci troviamo nella corte detta “Atrio a Tenaglia” perché qui venivano bloccati i nemici in caso di assedio.
Continuando si accede ad un terrazzino dove sulla destra si ha la Cappella di Corte, sulla sinistra quello che resta della Torre Mastra e l’ingresso delle carceri introdotto da una porta ogivale chiusa da un cancello…ma qui entreremo dopo…
Dopo aver visitato la Cappella, attraversiamo il portale in marmo che conduce alle sale del Piano Nobile.
Da sottolineare il pregio artistico dei soffitti in legno intagliati.
Percorriamo le Sale da Pranzo e la Sala del Camino.
Dal salone principale si scende alla “Sala delle Armi”.
Le sale ospitano una preziosa collezione di armi da guerra, scudi e spade appese alle pareti.
Proseguendo la visita, arriviamo alla sala che più ci ha colpito: la Sala del Trabocchetto. Qui notiamo la presenza di una botola sotto l’inginocchiatoio nella Cappella di Corte.
Oggi è chiusa da un vetro ma veniva utilizzata per eliminare gli ospiti indesiderati, i quali, avvicinandosi all’inginocchiatoio, ponevano a loro insaputa i piedi sulla botola che era nascosta e mimetizzata col pavimento.
Aprendosi all’improvviso, li faceva cadere in un pozzo segreto del Castello, sul fondo del quale delle lame affilate infilzavano i poveri malcapitati andando a morte certa.
La terrazza
Passiamo poi su una magnifica terrazza dalla vista panoramica spettacolare!
La vista spazia sul Mar Tirreno, Termini Imerese e la Riserva naturale di San Calogero.
La nostra guida ci ha fatto notare che sopra la collinetta c’è una croce; tracciando una linea perpendicolare fino a toccare il pelo dell’acqua dell’ex fiume S. Leonardo (ora senza acqua), si nota una diga. Un tempo si apriva e la schiuma arrivava a 100 metri di altezza creando un particolare spettacolo.
In questi due archi avvenivano le impiccagioni.
Le Carceri
Tornando verso l’uscita ci fermiamo alle carceri, alcune delle quali presentano graffiti e dipinti realizzati dai detenuti.
In una delle celle si trova una stanza con una botola nel pavimento, probabilmente utilizzata per infliggere la pena di morte.
Le stalle
Prima di uscire, sulla sinistra entriamo nelle stalle dove la pavimentazione è ancora quella originale. Qui sono esposte attrezzature varie usate nelle campagne che compongono la Mostra Etnoantropologica.
L’arte e la bellezza di questo castello sono talmente straordinarie che vanno vissute direttamente, quindi vi consigliamo di visitarlo assolutamente.
Cosa vedere a Caccamo: le Chiese
Oltre al castello, Caccamo vanta numerose chiese affascinanti.
La Chiesa madre (Duomo)
La Chiesa Madre di San Giorgio, con la sua imponente facciata barocca, è un capolavoro dell’arte religiosa siciliana. All’interno, gli affreschi e le opere d’arte sacra sono una testimonianza del fervore religioso della città nel corso dei secoli.
La chiesa, dedicata a San Giorgio, ha chiare radici storiche legate al periodo normanno e nel 1477 fu ampliata dalla famiglia Cabrera.
Nel 1477, la chiesa ricevette in dono un fonte battesimale dai Prades e nel 1614 fu arricchita con la costruzione di un tempio più grande, realizzato dall’architetto Vincenzo La Barbera.
L’interno è a tre navate a croce latina e custodisce importanti opere d’arte, tra cui una statuetta in alabastro di San Giorgio, la Pala lignea del Cristo in Croce, il “Trittico” della Madonna con il Bambinello e molti altri.
La chiesa si affaccia sulla piazza dove ci sono altri edifici di interesse, come il palazzo dell’ex Monte di Pietà, la Chiesa del SS. Sacramento e la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio.
La Chiesa di San Benedetto
Questa piccola chiesa, ad unica navata rettangolare, colpisce e affascina per il bellissimo pavimento in maiolica.
Le maioliche non solo decorano il pavimento della Chiesa ma anche quello dell’abside, riproducono simboliche raffigurazioni di uccelli svolazzanti, paesaggi agresti, tramonti e tanto altro con prevalenza di colori giallo, verde e azzurro. Al centro c’è una pietra tombale datata 1701. Lateralmente alla chiesa vi era un convento di 40 suore benedettine che qui venivano sepolte.
La nostra guida ci fa notare un riquadro che riproduce un veliero in un mare in tempesto che sembra affondare da un momento all’altro. La scritta “ConCutitur non obruitur” (verrà scossa ma non sarà sommersa) fa riferimento alla Chiesa cattolica.
Dai due lati dell’abside vediamo due larghe finestre protette da grate reticolari. Da queste le suore potevano seguire le funzioni religiose.
Bellissima la maiolica con pappagallo e civetta.
Saliamo una scalinata che ci porta al di là della cancellata in ferro battuto a forma di grande ventaglio che si vedeva alzando lo sguardo.
E sempre alzando lo sguardo vediamo un affresco dall’originale effetto visivo. Si tratta dell’opera “Trionfo di S.Benedetto” di F. Petringa.
L’artista, terminato l’affresco, inserisce nel “soldato” un calco in gesso raffigurante parte della gamba e della lancia. Indietreggiando guardando in alto, si ha l’effetto tridimensionale: sembra che la figura prenda vita staccandosi dal soffitto.
Altra gemma architettonica da esplorare è anche la Chiesa di San Francesco.
La Chiesa dell’Annunziata
Poco lontano sorge la Chiesa dell’Annunziata. La sua facciata è incastonata tra due torri campanarie. L’interno è a pianta croce latina con ai lati cappelle gentilizie.
La Cucina di Caccamo: un viaggio nei sapori siciliani
Uno dei punti forti di Caccamo è la sua cucina, che offre un’esplosione di sapori mediterranei. I piatti locali riflettono la ricchezza delle tradizioni culinarie siciliane e sono un vero piacere per il palato. Specialità è la Salsiccia Pasqualora di carne di maiale, pepe nero, pepe bianco, pepe rosso e finocchietto selvatico e il Buccellato.
I formaggi siciliani sono famosi in tutto il mondo, e a Caccamo non fanno eccezione. Non perdete l’occasione di assaporare il pecorino siciliano, magari accompagnato da una marmellata di agrumi o di fichi.
Caccamo è molto più di una destinazione turistica, è un viaggio nel cuore della Sicilia autentica. La sua storia millenaria, i monumenti ben conservati e i sapori locali vi regaleranno un’esperienza indimenticabile. Se vi trovate in Sicilia, non perdete l’opportunità di esplorare questa incantevole borgo medievale e tutto ciò che ha da offrire.
Caccamo vi sorprenderà e vi conquisterà con il suo fascino intramontabile.