Cosa vedere a Cremona in un giorno
Esplorare il cuore artistico di Cremona in una giornata indimenticabile
Cosa vedere a Cremona, gioiello culturale e artistico della Lombardia? La città offre un’esperienza straordinaria anche se si ha a dispongono solo un giorno.
Questa affascinante località, rinomata per la sua tradizione musicale e artigianale, promette una giornata ricca di scoperte e meraviglie.
Iniziamo il nostro tour partendo da Piazza del Comune, una delle più belle piazze d’Italia..
Cosa vedere a Cremona: il Duomo
Dedicato a Santa Maria Assunta, questo capolavoro dell’architettura gotica, con la sua imponente facciata e i dettagli finemente scolpiti, è una testimonianza dell’arte e della storia della città.
Quatto profeti dai lineamenti antichi ci accolgono ai lati del portale maggiore della Cattedrale.
Scendete gli scalini che vi portano nella cattedrale sotterranea..
Il corredo pittorico conservato all’interno è di grande prestigio, vi si possono ammirare opere dei più importanti esponenti della scuola pittorica rinascimentale cremonese: Boccaccio Boccaccino, Gian Francesco Bembo, Altobello Melone, Girolamo Romanino, Pordenone e Bernardino Gatti.
Il Torrazzo: la Torre campanaria medievale più alta d’Europa
Accanto al Duomo si erge il Torrazzo. Ben 502 gradini portano all’ultima terrazza per godere di un panorama mozzafiato a 360°.
La visita concede delle soste nelle stanze dedicate alla conoscenza sullo studio del tempo e dell’astronomia del nuovo Museo Verticale, inaugurato a novembre 2018.
Negli ambienti della grande torre troviamo, salendo, la Sala del Quadrante, la Sala del meccanismo, la Sala della Misura del Tempo e la Sala dell’Astronomia.
Il Battistero
Sulla stessa piazza si affaccia il Battistero alto 34 metri e largo 20.50 metri.
Fu costruito dal 1167 con pianta ottagonale e una cupola che anticipa di due secoli quella del Brunelleschi a Firenze.
Cosa Vedere a Cremona: Il Palazzo del Comune e la Loggia dei Militi
Rimaniamo sempre in piazza. La facciata in mattoni rossi del palazzo comunale si contrappone al bianco e rosso del marmo del Duomo.
L’altro edificio civile della piazza è la Loggia dei Militi.
Costruito alla fine del 1200 ha un ampio porticato al piano terra e un solo piano superiore illuminato da tre finestre ogivali sul lato lungo e una su quello corto.
Ci dirigiamo verso Piazza della Pace.
Proseguiamo verso Piazza Stradivari dove potrete vedere una statua moderna che commemora la figura del grande maestro.
Da qui proseguiamo verso il Museo Archeologico ma prima tappa nello storico negozio Sperlari in Via Solferino.
Museo Archeologico San Lorenzo
Prendiamo Corso XX Settembre per dirigerci verso la Chiesa di Sant’Abbondio. Sul corso c’è Palazzo Grasselli.
Proseguiamo in Via S.Lorenzo, dove al civico 4 ha sede il Museo Archeologico, sviluppo della vecchia sezione archeologica del Museo Civico, riallestito nel 2009 nella chiesa sconsacrata di San Lorenzo.
Giardini Pubblici “Papa Giovanni Paolo II”
Polmone verde della città, qui possiamo ammirare diversi monumenti tra cui la copia della pietra tombale di Stradivari.
Antonio Stradivari venne sepolto nella basilica di San Domenico nella tomba di famiglia, all’interno della Cappella del Rosario. Nel 1869 la chiesa e il monastero annesso vennero abbattuti.
Al loro posto, si trovano oggi i giardini pubblici di piazza Roma, motivo per cui qui è conservata la copia della semplice pietra tombale che riporta la data in cui aveva ottenuto in uso perpetuo il sepolcro per sé e i suoi familiari: 1729. La lapide originale è esposta al Museo del Violino di Cremona.
La Chiesa di Sant’Abbondio
La chiesa di S. Abbondio è di fondazione romanica.
La parte più suggestiva è costituita dal catino absidale dove, nel 1594, il cremonese Giovanni Battista Trotti detto il Malosso realizzò una spettacolare Assunzione della Vergine la cui ideazione spetta però a Giulio Campi che, morendo nel 1573, non aveva potuto realizzarla.
Al di sotto dell’affresco dell’abside, ultimo progetto grafico di Giulio Campi, si trova una delle prime opere dallo stesso realizzate, Madonna col Bambino e i SS. Nazario e Celso, del 1527, di gusto ancora classicheggiante.
L’altare maggiore, di elegante disegno rococò, fu realizzato da Giovanni Battista Zaist nella prima metà del XVIII secolo, utilizzando marmi e pietre dure in un armonioso lavoro d’intarsio.
Nel vestibolo antistante il santuario vi è uno scenografico altare settecentesco con al di sopra un gruppo statuario ligneo, rappresentante la Sacra Famiglia, opera di Giacomo Bertesi.
Dal sagrato della chiesa si accede, sul lato sinistro, al chiostro dell’antico monastero datato 1511. Si sviluppa su tre lati con un elegante loggiato alternante colonne in pietra ed arcate e pilastri in cotto.
La Santa Casa di Loreto Di Sant’Abbondio
Successiva alla chiesa di Sant’Abbondio, ricostruita dall’ordine degli Umiliati subentrati ai Benedettini nel 1288 e perfezionata dai Teatini verso la fine del XVI secolo, la Santa Casa venne eretta per volontà del Conte Giovanni Pietro Ala nel 1624.
Rappresenta la copia perfetta della Santa Casa di Loreto.
Al suo interno vi è una statua della Madonna Nera che è oggetto di venerazione.
Dai giardini raggiungiamo Corso Campi e poi imbocchiamo Corso Garibaldi.
Qui si trova la Casa nuziale di Stradivari. Non potete non notarla perché davanti vedrete una bellissima statua in bronzo del musicista seduto su una panchina.
Palazzo Cittanova e Palazzo Trecchi
Proseguendo Corso Garibaldi arriviamo nel nucleo dell’espansione cittadina avvenuta in epoca medievale, voluta dalla fazione dei “popolari” contrapposta a quella dei “notabili” che aveva il suo centro nella piazza del Comune.
Palazzo Cittanova fu costruito nel 1265 e, insieme a palazzo Trecchi e alla chiesa di sant’Agata, costituì il centro fuori dall’antica città romana.
La sua architettura è ispirata a quella del palazzo Comunale. Restaurato alla fine del XX secolo, oggi è usato per congressi e manifestazioni.
Palazzo Trecchi fu costruito per volere del Marchese Giacomo Trecchi nel 1494. Nel 1843 il Marchese Alessandro Trecchi arricchì la facciata con ornamenti neogotici, merlatura di coronamento e torretta angolare.
Chiesa di Sant’Agata
La chiesa originaria risale al 1077 e fu ricostruita in stile romanico nel corso del XII secolo. Della chiesa originaria rimane oggi solo il campanile. É il più antico fra le torri campanarie ancora esistenti in città.
La planimetria è a cinque navate. Le pareti laterali del presbiterio, prolungate nel 1900, ospitano quattro affreschi di Giulio Campi del 1537, raffiguranti episodi della vita di Sant’Agata.
Le scene, separate da lesene dipinte, sono progettate per una visione prospettica dal basso all’alto, evidenziando il talento di Campi nella creazione di effetti spaziali illusivi.
Nella cappella laterale della navata sinistra, oltre il transetto, si trova un’importante tavola del 1518, opera di Boccaccio Boccaccino, raffigurante la Sacra Famiglia con Maria Maddalena.
Il Museo del Violino: Arte e Maestria Artigianale
Per gli appassionati di musica e artigianato, una tappa al Museo del Violino in Piazza Guglielmo Marconi 5 è d’obbligo.
Questo museo esplora la ricca tradizione della liuteria cremonese, presentando pregiati strumenti musicali e narrando la storia dei celebri liutai come Antonio Stradivari e Giuseppe Guarneri.