Cosa vedere all'Aquila
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Cosa vedere a L’Aquila: seguiteci nella terza tappa

Visitare L’Aquila è un’esperienza particolare. Non solo bellissimi monumenti storici, palazzi signorili e chiese monumentali ma anche cantieri di ripristino post terremoto

Cosa vedere a L’Aquila? C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Benvenuti nella terza tappa del nostro moto-tour.

Cosa vedere a L'Aquila

Prima però di raccontarvi della città, vogliamo portarvi ad Amatrice, dove ci siamo fermati a pranzare durante il tragitto tra una tappa e l’altra.

Amatrice

Purtroppo della città non rimane molto. Il terremoto del 2009 l’ha resa quasi una città fantasma. Il centro storico non esiste più.

É stato riaperto Corso Umberto I, la via principale di Amatrice dove si affacciavano antiche abitazioni, negozi di prodotti tipici, bar e ristoranti.

Non aspettatevi però di trovarli; di tutto questo non rimane nulla.

Percorrere le strade, anche se immaginavamo cosa avremmo trovato, è stato davvero devastante.

É stata costruita un’ Area Food dove ci sono ristoranti che un tempo erano sparsi per la città. Noi ci siamo fermati lì per degustare un’ottima amatriciana e gricia.

Cosa vedere a L’Aquila

La città si trova al centro della conca aquilana, lungo il fiume Aterno e alle pendici del Gran Sasso.

Cosa vedere a L'Aquila

Il centro storico è posizionato su un colle rialzato infatti le sue vie sono un continuo sali e scendi… Siamo a 714 metri circa sul livello del mare, anche piazza del Duomo è in pendenza.

Cosa vedere a L'Aquila

Purtroppo la città ha dovuto fare i conti con vari terremoti. Devastante quello del 1703 che ha causato la distruzione della città. Il centro storico è stato ristrutturato e modificato. Nel 2009 un grosso sisma ha distrutto il centro cittadino causando il crollo di abitazioni ed edifici storici e purtroppo morti e feriti.

Ancora oggi sono visibili i lavori di ripristino; girando per le vie della città sembra di addentrarsi in un cantiere a cielo aperto. Alcune zone sono completamente ripristinate e sembra che non sia successo nullo. Altre vie invece sono un vero e proprio cantiere.

L’Aquila è suddivisa in quarti cittadini ovvero i quartieri che compongono la città: Santa Maria, all’estremità nord orientale del centro; San Giovanni, all’estremità orientale del centro; San Pietro, stretto tra il quarto Santa Maria e il quarto San Giovanni; Santa Giusta, che forma il quarto meridionale del centro storico.

In una giornata è possibile visitare il centro e dedicare il restante tempo a visitarne i dintorni.

Cosa vedere a L’Aquila: da Piazza Duomo alla fontana luminosa

Al centro della città, Piazza Duomo è ornata da due fontane e animata dal mercato quotidiano.

Sulla piazza si affacciano anche alcuni dei palazzi più importanti de L’Aquila: il palazzo Arcivescovile, quello delle Poste e Telegrafi, palazzo Federici, palazzo Betti e il palazzo della Banca d’Italia.

Qui si trova anche il Duomo, rifatto dopo il 1703, con facciata neoclassica.

Fontana Luminosa

Questa fontana monumentale del 1934 è posta al centro di piazza Battaglione Alpini.

É composta da due gigantesche sculture in bronzo di donne nude che sorreggono la conca abruzzese, il classico contenitore per acqua fresca utilizzato anticamente in queste zone.

Le due statue sono al centro di una vasca circolare, rialzata rispetto alla strada per mezzo di gradini. Il nome di Fontana Luminosa è da attribuirsi al gioco di luci sull’acqua che prende il via durante le ore notturne.

Piazza Regina Margherita

Circondata da palazzo Gentile, palazzo Mannetti e palazzo Paone Tatozzi, Piazza Regina Margherita è in un luogo strategico essendo l’incrocio tra il cardo di corso Vittorio Emanuele e l’antico asse decumanico di via Garibaldi.

Cosa vedere a L'Aquila

Da notare la fontana del Nettuno ricavata all’interno di un prospetto bicromatico monumentale ottenuto con materiali prelevati dalla ex chiesa di San Francesco. Il dio Nettuno è in piedi sulla vasca semicircolare e sorregge nella mano destra il tipico tridente, simbolo di comando.

Cosa vedere a L’Aquila: fontana delle 99 cannelle

Situata in una delle zone più antiche del centro storico della città, anche la Fontana della Rivera, detta delle 99 cannelle, ha subito danni in seguito al terribile terremoto del 2009, che ha messo in ginocchio il capoluogo abruzzese.

Cosa vedere a L'Aquila

Siamo nel quarto di San Giovanni; è una piccola piazza posta sotto al livello stradale dove tre lati sono contornati da vasche in cui sgorga l’acqua da ben 99 cannelle.

Cosa vedere a L'Aquila

Il quarto lato è una scalinata che permette di scendere al centro della piazza.
La fontana risale al 1272 e oggi è visibile in tutto il suo splendore grazie all’intervento del Fai.

Cosa vedere a L'Aquila

Percorrendo l’intero perimetro della fontana noterai 93 mascheroni da cui escono le cannelle e 6 cannelle singole. I mascheroni sono tutti differenti tra loro e intervallati da formelle rettangolari. In totale ci sono cinque vasche poste a livelli differenti leggermente sfalsati.

Si narra che ogni cannella simboleggi un castello che durante il duecento ha contribuito a fondare la città de L’Aquila.

Il suo aspetto attuale fa pensare ad una revisione quattrocentesca. Di quest’epoca sono senza dubbi i rivestimenti in pietra delle pareti e lo stemma cittadino presente sopra la lapide all’ingresso.

Il sito, oltre a possedere un grande impatto visivo e prospettico, è sicuramente una preziosa testimonianza della storia aquilana.

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Chiesa di San Vitto alla Rivera

Accanto alla fontana troviamo questa chiesetta molto carina.

Cosa vedere a L'Aquila

La facciata, in pietra bianca, ha un portale ad arco a tutto tondo. L’interno è costituito da un unico ambiente.

All’esterno, sul alto sinistro, ci sono la cinta muraria medievale e Porta Rivera ricostruita dopo il sisma del 1703. La Porta era l’accesso meridionale nelle antiche mura cittadine che immetteva nel quarto di San Giovanni.

Cosa vedere a L'Aquila

Cosa vedere a L’Aquila: chiese imperdibili

Basilica San Bernardino da Siena

La Basilica, edificata tra il 1454 e il 1472, è dedicata a San Bernardino da Siena.

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Il Santo morì all’Aquila il 20 maggio 1444. Il popolo aquilano, dopo una serie di miracoli attribuibili all’esposizione della salma del frate, chiese e ottenne dal papa Eugenio IV il permesso di custodirne le spoglie.

Cosa vedere a L'Aquila

La facciata, in stile rinascimentale, è strutturata su tre livelli architettonici di ordine dorico, ionico e corinzio. All’interno, tra le cappelle di destra, su un piano rialzato da quattro gradini in pietra venata, c’è il Mausoleo di San Bernardino che ospita un’urna contenente le spoglie del Santo, oggetto di devozione dei fedeli.

La chiesa è ricca di capolavori come l’Organo settecentesco, il Coro in stalli di noce di Giancaterino Ranalli, la Cappella gotica, la Madonna con il Bambino di Silvestro, la Pala in terra cotta di Andrea della Robbia e molti altri.

Santa Maria del Suffragio

Fu edificata a partire dal 1713 in suffragio delle vittime del terremoto del 1703. Domina il lato meridionale di Piazza del Duomo per la sua grandiosità architettonica e prospettica, e per la cupola del Valadier, che la rende visibile a distanza.

 Cosa vedere a L'Aquila

L’interno è a croce latina, caratterizzato da un’unica navata culminante in un’abside rettangolare; lo spazio centrale è impreziosito dalla cupola.

La prima cappella di sinistra, detta dello Spirito Santo, presenta un dipinto di Teofilo Patini raffigurante Sant’Antonio. 

Basilica di Santa Maria di Collemaggio

Prima di raggiungere il cuore del centro storico de L’Aquila, tappa obbligata è la Basilica di Collemaggio. Vi troverete davanti ad un grande prato al cui termine spicca la facciata imponente della chiesa.

Cosa vedere a L'Aquila

La Basilica di Santa Maria è caratterizzata da una complessa fusione di stili romanico, gotico e barocco. Tutta la facciata è caratterizzata da un motivo geometrico a croce che sfrutta masselli di marmo bianco e rosso che compongono la croce aquilana. 
Il torrione, a base ottagonale, ha rappresentato fino al 1880 il campanile della basilica di Collemaggio, poi sostituito da uno nuovo a vela all’estremità della facciata laterale sinistra.

Cosa vedere a L'Aquila

I portali di ingresso sono tre e ognuno è sormontato da un rosone gotico con quello centrale sensibilmente più grande degli altri. 
Il portale centrale è quello più antico, rinnovato nel XIV secolo, ed è dotato di una serie di archi concentrici a tutto sesto. Sopra c’è l’affresco della Madonna con bambino.

All’interno ospita la prima Porta Santa del mondo che viene aperta soltanto una volta ogni anno, in occasione della celebrazione della Perdonanza.

Internamente è divisa su tre navate, in cui la destra è più larga della sinistra. Lungo le pareti laterali, soprattutto quella destra, è possibile vedere i resti di diversi affreschi risalenti agli inizi del XV secolo.

Durante alcuni restauri del novecento venne smantellata la copertura a cassettoni barocchi e sostituita dall’attuale copertura in legno.

La basilica risale al XIII secolo, quando il futuro papa Celestino V la fece erigere sui resti di un antico castello, di cui il torrione laterale destro rappresenta una testimonianza. I resti del papa, qui incoronato, sono conservati al suo interno dentro al mausoleo di Celestino V.

A causa del terremoto del 2009, la Basilica di Collemaggio ha subito gravi danni strutturali e numerosi crolli.

All’interno diversi pannelli spiegano le varie fasi del restauro.

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Nella parte antistante soffermatevi a leggere una panchina inusuale.

Cosa vedere a L’Aquila: Forte Spagnolo

Noto anche come il castello de L’Aquila, il forte Spagnolo risale agli inizi del XVI secolo.

Cosa vedere a L'Aquila

É a pianta quadrata con possenti bastioni angolari, il tutto circondato da un profondo fossato. Le mura, estremamente spesse, sono costruite a sacco ed hanno una leggera inclinazione a scarpa fino a metà dell’altezza. 

I bastioni servivano a uno scopo difensivo, mentre sulle terrazze erano disposte le artiglierie a lunga gittata. I vari torrioni sono collegati tra loro attraverso un sistema a doppio orecchione, che permetteva di raddoppiare il numero di feritoie per gli eventuali attacchi all’esterno.

Il cortile interno si raggiunge per mezzo di un ponte in muratura del 1834 situato sul lato orientale ma purtroppo durante la nostra visita era chiuso.

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Amiternum.

A pochi chilometri dalla città, in una campagna aperta e incontaminata, troviamo uno scorcio sul mondo degli antichi romani.

Per gli amanti dell’archeologia, il sito, con il suo teatro e anfiteatro ben conservati, è sicuramente da visitare.

La prossima puntata è dedicata a Campo Imperatore, raggiunto passando per borghi incantevoli! Continuate a seguirci

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