Saragozza è stata una piacevole scoperta. La città è un crocevia di culture, storia e sapori
“Caesaraugusta” era il nome arcaico di Saragozza. Vi accompagniamo alla scoperta di questa città spagnola, adattissima per una gita fuori porta low-cost. Ecco cosa vedere in tre giorni.
Casco Antiguo
Il primo giorno lo dedichiamo al quartiere che meglio rappresenta la bellezza artistica di Saragozza: Casco Antiguo, centro storico della città. La piazza principale è Plaza de Pilar, il fulcro dove si affaccia la maggior parte dei luoghi iconici della città.
Vi consigliamo di passeggiare per le vie della città, perdetevi e farete la scoperta di luoghi nascosti, meno famosi ma sicuramente non meno belli.
Tappe fondamentali di Saragozza: la Basilica e la Seo
Nella piazza sorge l’imponente basilica di Nuestra Señora de Pilar, l’icona di Saragozza e luogo di pellegrinaggio per venerare l’immagine della Vergine del Pilar.
La Basilica sorge nel luogo dove sorgeva un Pilar, una colonna, su cui la Madonna apparve all’Apostolo Santiago, fratello di San Giovanni. La prima cappella creata dai fedeli era in stile gotico-mudéjar che divenne ben presto inadatta ad ospitare un numero crescente di fedeli.
Si costruì così un tempio nuovo e grandioso che subì varie modifiche nel tempo. L’interno, a tre navate, è immenso! Prendetevi del tempo per visitare anche le 11 cappelle.
La chiesa è anche un centro artistico che raccoglie opere di grande pregio di epoche diverse. Gli affreschi della Volta del Coreto e della cupola del Regina Martyrum furono dipinti dal Goya. Da vedere la Santa Cappella che ospita la bellissima scultura della Madonna del Pilar e il Pilastro.
Ci sono anche due bombe inesplose scagliate contro la basilica il 3 agosto 1936.
Da segnalare anche il meraviglioso organo e l’imponente pala d’altare in alabastro del XVI secolo,
Cattedrale di El Salvador
Sulla stessa piazza si affaccia la Cattedrale di El Salvador, detta la Seo, tempio principale della città e gioiello dell’arte mudéjar aragonese, al cui interno si trova il Museo degli arazzi fiamminghi del XV, XVI e XVII secolo. La chiesa è un insieme eclettico di stili, che unisce il romanico al neoclassico.
La Cattedrale è costruita sui resti dell’antico Foro Romano di Caesaraugusta, poi occupato da una basilica che, in epoca visigota, era chiamata chiesa di San Vicente e che in seguito divenne una moschea. All’esterno spicca il muro della Cappella Parrocchiale di San Miguel Arcangel, capolavoro del mudejar di Saragozza.
A destra della piazza, di fronte alla cattedrale di El Seo, c’è il palazzo arcivescovile con ingresso in un cortile dove si trova il museo Alma Mater. Poco distante, il Museo del Foro di Caesareaugusta.
I resti archeologici qui presenti appartengono ad un mercato dell’epoca dell’imperatore Augusto e al foro urbano costruito al tempo del successore Tiberio.
Sulla piazza si trova anche la Sala de Exposiciones La Lonja, l’antica Borsa, ma purtroppo durante la nostra visita era chiusa per cambio esposizione.
Sulla piazza spicca inoltre la Bola del Mundo…
… e la la Fontana De la Hispanidad, purtroppo chiusa, e la sede principale del Comune di Saragozza.
Dietro la Fontana c’è la Chiesa di San Juan de Los Panetes, dalla caratteristica torre pendente.
Cosa vedere a Saragozza: i resti romani
Senza lasciare il centro, l’itinerario alla scoperta della Saragozza storica prosegue con la visita delle vestigia romane.
Vedrete mura romane accanto alla Torre de Zuda e alla Chiesa de la Magdalena lungo il fiume Ebro, la Caesaraugusta nei musei del Porto, del Teatro, del Foro o delle Terme.
Vicino ai resti in prossimità di Plaza de Pilar, la statua di Augusto e la Porta Toledo.
Il Museo Teatro di Caesaraugusta: il teatro era è uno dei più grandi con una capacità di circa 6000 spettatori.
Palazzo Aljaferia
Il secondo giorno andiamo a visitare il Palazzo arabo della Aljaferia. Passeggiando lungo la riva del fiume si può raggiungere quest’altro gioiello cittadino.
L’esterno contrasta con la straordinaria bellezza dell’opera di artigianato degli interni.
Qui troviamo il suggestivo mirhab, gli archi alveolati e il cortile degli aranci.
Il salone dorato è forse la parte più bella dell’interno del Castello.
Inoltre da vedere la solennità dell’emiciclo del parlamento regionale che ha sede in questo “Palazzo dell’Allegria”.
Lasciato il palazzo ci incamminiamo verso il fiume Ebro per ritrovarsi, sull’altra riva, nello spazio naturale più grande di Saragozza: il Parco Metropolitano dell’Acqua Luis Buñuel. Dopo la sua ristrutturazione come sede dell’Expo Saragozza 2008, l’ansa naturale del fiume che attraversa Saragozza è diventata un grande spazio verde.
Proseguendo verso il centro della città passiamo per Parco de Mayore. Se volete fare un pò di sport potete sostare in questo parco con attrezzature sportive.
Per completare la giornata una passeggiata sul Ponte di Pietra, tra i più belli e il più antico dei vari ponti che attraversano il fiume. Sull’altra riva si trova il belvedere di San Lázaro.
Al tramonto potrete scattare foto bellissime della basilica del Pilar, il palazzo del Comune e la Loggia dei Mercanti che si riflettono sul fiume.
Pomeriggio di cultura passeggiando per le vie della città
Il terzo giorno continuiamo il nostro tour alla scoperta di altre bellezze.
Partiamo da Porta del Carmen, l’unica porta rimasta delle dodici esistenti di cui quattro romane e otto medievali, e raggiungiamo Via dell’Indipendenza, la via dello shopping.
Ci troviamo così in Piazza di Spagna con la sua bellissima fontana.
Da qui ha inizio il quartiere Casco Antiquo, circondato da El Coso.
Non potrete non notare la sede della Corte Superiore di Giustizia di’Aragona per le sue grandi figure di Ercole e Teseo.
Passate per le pittoresche viuzze di El Tubo ricco di locali dove poter gustare Tapas e bere birra.
Fate una sosta anche al Mercado Centrale in plaza de Lanuza. Camminando tra le vie del centro noterete il Teatro Principal.
Cosa vedere a Saragozza: i Musei
Tra i vari musei vi segnaliamo quello dedicato alla maestria di Francisco de Goya, il Museo Goya.
Se preferite l’arte d’avanguardia allora il Museo Pablo Gargallo è quello che fa per voi. É situato nel palazzo rinascimentale dei conti di Argillo.
Oppure il genio di Pablo Serrano all’Istituto Aragonese di Arte e Cultura Contemporanea, IAACC Pablo Serrano.
Museo Origami
Questo singolare Museo non è nato a Saragozza per caso. Qui, 75 anni fa, è stato fondato il Gruppo Saragozza Origami del quale EMOZ è una delle sue derivazioni.
Altri musei: il Museo di Saragozza con reperti archeologici della provincia, il Museo di Scienze Naturali, il Patio de la Infanta (sala dell’antica casa-palazzo Zaporta), il Caixaforum.
Palazzo della Maestranza Reale di Cavalleria
Dal 1912 è sede della Real Maestranza de Caballeria. Molto interessante la visita con guida.
Plaza de Toros
Plaza de toros è un’arena a Saragozza. Attualmente è utilizzato per la corrida. Lo stadio contiene 10.072 spettatori. Fu aperto nel 1764.
Il piacere della buona tavola a Saragozza
Avrete l’imbarazzo della scelta: moltissimi i ristoranti, taverne e bar dove gustare la gastronomia locale, dalle tapas più tradizionali alle creazioni più innovative.
Tra i vari piatti vi segnaliamo il caratteristico ternasco al forno con patatas, carne di agnello cotta al forno e accompagnata non solo da patate, ma anche da asparagi e carciofi. Oppure la migas aragonesas fatta con mollica, uova fritte e acini d’uva.
Il pesce
Forse perché lontana dal mare, Saragozza ha sviluppato nel corso dei secoli dei piatti di pesce elaborati in modo diverso rispetto alle altre cucine spagnole, come nel caso del Baccalà e della Baturra.
Non manca ovviamente la paella e un’ottima scelta di salumi.
I dolci
Come resistere ai tanti dolci:. torte con crema, caramello tagliato in mille forme e pezzi, mele cotogne con il vino, dolcetti sfiziosi.
Vino e birra
I vini di Saragozza sono abbastanza forti. Ci sono tre Denominazioni Controllate: Cariñena, Calatayud e Campo de Borja che danno vino bianco e rosso e sono stati lavorati per ridurre la loro asprezza e l’elevato grado alcolico. Pub e birra in ogni via.
Vi consigliamo anche una tappa al mercato di Puerta Cinegia, in pieno centro, con una serie di chioschi.
Una poderosa statua di Cesare Augusto ricorda il passato imperiale della città.
E se sei più goloso, ti aspetta una grande tradizione cioccolatiera.
Termina così il nostro viaggio a Saragozza.
Un ringraziamento particolare a Zaragoza Turismo e Servicio Gestor del palacio de la Aljafería.