Cosa vedere ad Arezzo in tre giorni
Benvenuti nel nostro moto-tour nel Centro-Italia. Prima tappa Arezzo
Cosa vedere ad Arezzo? Ubicata nella Toscana Sud-Orientale, è la prima tappa del nostro moto-tour. .A partire da oggi, infatti, vi porteremo con noi in giro per il centro Italia. Ogni settimana vi racconteremo di una città e dei suoi dintorni.
La città sorge su un colle all’incrocio di quattro valli: Val Tiberina, Casentino, Valdarno e Valdichiana. Le origini sono antichissime come dimostra il ritrovamento di strumenti di pietra e del cosiddetto Uomo dell’Olmo del Paleolitico. Della Arretium etrusca si hanno tracce già dal IX sec. a.C. e fu una della più importanti della Toscana.
Arezzo “città calma e luminosa, adagiata sul pendio di una collina con il Duomo in cima”… così è stata descritta la città da Josè Saramago.
Nonostante parte della città medievale sia stata distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, il centro di Arezzo conserva splendidi monumenti, chiese, palazzi e musei oltre alla Fortezza Medicea e l’Anfiteatro romano.
Arezzo è celebre grazie all’impronta indelebile di un Grande Toscano: Giorgio Vasari. La città vive e respira degli influssi e delle opere dell’artista aretino, le cui testimonianze possono essere rivissute in un itinerario tutto vasariano.
Cosa vedere ad Arezzo
Piazza Grande
Piazza Grande è una delle piazze più belle d’Italia ed è il cuore della città. Gli edifici che la circondano sono di epoche diverse ma malgrado ciò la piazza vanta un’incredibile armoniosità, con un’atmosfera magica e senza tempo.
A sud e ad est si hanno costruzioni medievali (Palazzo Tofani, Torre dei Làppoli), a nord è presente il palazzo delle Logge di Giorgio Vasari del Cinquecento, a ovest la pieve di Santa Maria, il palazzo del Tribunale e il quattrocentesco palazzo della Fraternita dei Laici. Medioevo e Rinascimento si fondono in un’unica danza racchiudendo in una sola piazza l’animo di Arezzo. Nel 1997 Roberto Benigni, la sceglie infatti come ambientazione per la prima parte del suo film “La vita è bella”, i cui momenti si possono rivivere punto per punto grazie a dei pannelli che ne raccontano le scene più significative. Così Piazza Grande fu resa celebre in tutto il mondo!
Pieve di Santa Maria Assunta
Gigante grigio e maestoso, svetta nello “skyline” di Arezzo grazie alla sua torre campanaria delle “cento buche”.
Particolarità della Pieve è che la facciata è in Corso Italia ma l’abside è in Piazza Grande. La Pieve di Santa Maria Assunta di Arezzo è quindi l’anello di congiunzione di due dei luoghi più importanti e vissuti della città.
Costruita a partire dall’anno Mille, questa pieve romanica si presenta in tutta la sua magnificenza con una facciata a tre portali.
Entrando si è subito catturati da un capolavoro della pittura del Trecento: ilPolittico con la Vergine col Bambino e i Santi Giovanni Evangelista, Donato, Giovanni Battista e Matteo commissionato a Pietro Lorenzetti nel 1320.
Degna di nota la Cappella del SS. Sacramento, dove delicati affreschi color pastello del maestro Luigi Ademollo, incorniciano una dolce statua quattrocentesca della Madonna in terracotta policroma
Basilica di San Domenico
Nella basilica romanica di San Domenico, una delle più antiche di Arezzo, riposa indisturbato da quasi 800 anni uno dei capolavori della storia dell’arte del Duecento, la Croce lignea dipinta da Cimabue.
Il Crocifisso di San Domenico di Cimabue rimase sempre nella sua sede originale. Nel 1917 subì un primo restauro seguito nel 2005 da un altro intervento.
Non vi è molto di documentato sulla storia del Crocifisso di San Domenico. Le prime notizie risalgono al 1817 è quasi inesistente. Si hanno, infatti, notizie sull’opera solo a partire dal 1817. Aldo Venturi, nel 1907, ipotizzò per primo che l’autore fosse Cimabue.
Duomo
Il Duomo di Arezzo è dedicato ai Santi Pietro e Donato ed è uno scrigno di tesori e uno dei monumenti più belli del gotico in Toscana. Bellissime le vetrate di Guillaume de Marcillat e le opere di Piero della Francesca, Andrea Della Robbia, Pietro Benvenuti, Luigi Sabatelli e Luigi Ademollo.
Fortezza Medicea
La Fortezza Medicea di Arezzo domina dall’alto del colle di San Donato tutta la città. Fu progettata e costruita nel Cinquecento per volere dei Medici di Firenze sia per difendere la città che per proteggersi dagli aretini stessi, da sempre insofferenti al dominio fiorentino.
Non dimenticate di ammirare nel parco il monumento dedicato a Francesco Petrarca.
Museo Archeologico Nazionale “Gaio Clinio Mecenate”
Il Museo è tappa obbligatoria per scoprire l’Arezzo Etrusca e Romana. E’ il museo archeologico più importante della Toscana dopo quello di Firenze e, insieme all’Anfiteatro romano di Arezzo, racconta la storia delle origine antichissime della città.Il percorso si snoda in 26 sale su due piani: al pian terreno 14 sale dove troviamo i reperti che ripercorrono la storia di Arezzo dalla sua fondazione dall’Età Etrusca fino all’Età Tardo-Antica. Al piano superiore le restanti 12 sono dedicate alla paleontologia, preistoria e alto medioevo insieme a quelle tematiche con ceramiche e bronzi.
Bellissima la collezione di gioielli etruschi ritrovati nella necropoli cittadina di Poggio del Sole, per una gigantesca decorazione di un antico frontone di un palazzo che raffigura scene di combattimento, ritrovato nell’odierna Piazza San Jacopo, insieme ai reperti del grandioso Santuario di Castelsecco: lastre decorative, un altare in pietra e statuette votive di bambini in fasce.
Due le rarità che lo rendono unico: la più ricca collezione al mondo di vasi di terra sigillata aretina, detti “vasi corallini”, prodotti ad Arezzo tra la metà del I secolo a.C. e la metà del I d.C. che resero Arezzo famosa in tutta l’antichità e un rarissimo Cratere di Euphronios del 500 a.C. che raffigura la lotta tra Greci e Amazzoni e nello scudo dei guerrieri porta quello che sarebbe diventato il simbolo della città: la Chimera.
Dal Museo è possibile vedere l’Anfiteatro, il più grande edificio pubblico dell’antica Arezzo. Fu costruito su una delle principali vie di accesso della città. I pochi reperti archeologici rinvenuti lo daterebbero all’epoca dell’Imperatore Adriano (117-138 d.C.) ma è possibile che esistesse anche precedentemente.
Scaricando l’app gratuita ArcheoArezzo il visitatore è accompagnato alla scoperta del Museo e dell’Anfiteatro.
Inoltre, scoprendo le 20 opere del percorso “Eroi, Uomini e Dei” si diventa Civis Arretinus. Purtroppo noi ne abbiamo scoperte 19…la 20 ° proprio non l’abbiamo trovata…
Arezzo: non solo arte e cultura
Passeggiando nel centro storico potrete immergervi nel gusto della tradizione, sorseggiando i vini dei colli aretini o lasciandovi tentare dalla squisitezza della carne Chianina.