Loreto: cosa vedere in un giorno
Loreto è un gioiello tutto da scoprire nel cuore della Riviera del Conero. Vi portiamo in questo bellissimo luogo meta di pellegrinaggio, ricco di cultura e arte
Loreto: la Scala Santa
Vi consiglio di raggiungere il centro storico tramite la Scala Santa. Potrete così rivivere anche l’intensa esperienza spirituale dei pellegrini che, per raggiungere il Santuario della Santa Casa di Loreto, percorrevano i 330 gradini immersi nel verde per purificare l’animo prima di raggiungere la Basilica.
Quando sarete in cima vedrete, sotto la balconata di Piazzale Giovanni Paolo II, un grande Crocefisso ligneo e la statua dedicata al Papa. Godetevi inoltre un panorama vista mare Adriatico e Monte Conero.
La Basilica della Santa Casa di Loreto
Il monumento gotico rinascimentale è uno dei Santuari Mariani tra i più famosi al mondo ed è stato costruito per preservare e contenere la reliquia della Santa Casa di Maria.
La cupola ha un diametro di 22 metri e si deve a Giuliano da Maiano e Giuliano da Sangallo. Il campanile ospita la campana maggiore che è la più grande delle Marche e una tra le più grandi in Italia.
L’interno della Basilica è a pianta cruciforme. Il corpo principale è diviso in tre navate tramite 12 pilastri che reggono archi ogivali e volte a crociera con 28 medaglioni monocromi raffiguranti Profeti e Personaggi biblici, dipinti da Luca Signorelli.
Vi sono 4 sagrestie e 9 cappelle, ognuna ricca di opere d’arte. Da non perdere la Sala del Tesoro, voluta da Papa Clemente VIII e detta Sala del Pomarancio perché decorata con stucchi e affreschi del Pomarancio.
Qui sono custoditi in grandi teche i preziosi doni ricevuti dal Santuario.
Loreto: la Santa Casa di Nazareth
All’interno della Basilica, sotto la cupola, è custodito uno dei più grandi tesori della spiritualità cattolica del mondo: la Santa Casa di Nazareth, una piccola costruzione di 9,5 x 4 metri.
Secondo la leggenda arrivò in volo da Nazareth portata dagli angeli. Qui fu dove la Vergine Maria nacque, crebbe e avvenne l’annunciazione della sua divina maternità.
Le semplici mura in pietra che costituiscono il nucleo originale della casa sono riccamente decorate all’esterno con bassorilievi cinquecenteschi di grande pregio, realizzati dai migliori artisti dell’epoca su disegno del Bramante dell’inizio del 1500, ma realizzato solo un decennio dopo.
La nuova decorazione nascose l’affresco di Olivuccio di Ciccarello, l’Adorazione dei Magi del 1434. Il rivestimento interno si compone di un basamento con ornamentazioni geometriche, nicchie e colonne corinzie, che reggono un cornicione e una balaustra, aggiunta in seguito.
La Madonna di Loreto è la statua venerata nella Santa Casa. È una Madonna Nera, rivestita di un caratteristico manto ingioiellato, detto dalmatica.
Basilica inferiore o Cripta dei Santi Pellegrini
In occasione del Giubileo del 2000 è stato ripristinato questo grande ambiente. L’altare è stato realizzato recuperando dei mensolini antichi.
La croce processionale è stata creata da Valeriano Trubbiani e donata dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
La porta d’ingresso in cui è rappresentata l’Annunciazione ad ante chiuse, il Trasporto della Santa Casa e la Vergine Lauretana ad ante aperte, è opera di Massimo Aranci.
Fontana Maggiore
Davanti alla Basilica, in Piazza della Madonna, splende la Fontana Maggiore, capolavoro barocco di Giovanni Fontana e Carlo Maderno.
La fontana, risalente agli inizi del ‘600, si erge su un basamento saliente ottagonale e si compone di una vasca in marmo rosso di Verona e due tazze degradanti in marmo di Carrara.
Una serie di sculture in bronzo, realizzate nel 1622, completano l’ornamento. Sotto la conca superiore putti e aquile; sotto quella inferiore draghi alati e stemmi. Negli angoli smussati della vasca dei tritoni a cavallo di delfini.
L’acquedotto degli Archi
Sotto la Fontana Maggiore si trova un vero e proprio capolavoro ingegneristico: 5 Km di gallerie che formano l’acquedotto degli Archi.
La sua particolare architettura, quasi tutta sotterranea. segue la tradizione costruttiva degli antichi romani.
Nei pressi di Porta Romana la condotta sotterranea si sdoppiava in due rami: uno portava l’acqua delle fonti in Piazza della Madonna, dove fu costruita la Fontana Maggiore e uno alla Fontana dei Galli.
La cinta muraria
Il Centro storico di Loreto è racchiuso all’interno di una splendida cinta muraria, costruita nel XIV secolo per proteggere la città dagli attacchi dei turchi.
Nella seconda metà del XV secolo gli attacchi erano sempre più frequenti, così il cardinale Girolamo Basso della Rovere fece migliorare le fortificazioni: nascono i camminamenti di ronda.
I Camminamenti di Ronda
I camminamenti di ronda venivano utilizzati in passato per scrutare l’orizzonte e avvistare i nemici.
Da qui potete godere di una vista sulla città di Loreto e su tutte le campagne circostanti.
Dal punto di vista architettonico sono caratterizzati da tre torrioni con tre architetture differenti.
Quello di Nord-Est ha una merlatura filo muro ed è opera di Giuliano da Maiano; gli altri due torrioni sono stati progettati e costruiti da Baccio Pontelli e Pietro Amorosi e da questi i soldati gettavano l’olio bollente verso il nemico o lanciavano le armi dall’alto.
Porta Marina
Sulla cinta muraria si apriva originariamente un solo ingresso, porta Osimana, chiamata così perchè affacciava in direzione della città di Osimo. Fu chiusa nel 1590 e sostituita da Porta Romana.
Sul lato nord della cinta muraria oggi c’è Porta Marina, varco d’ingresso principale per raggiungere la Basilica. ll Bastione di Porta Marina, detto anche Torrione Piccolo, rappresenta il baluardo difensivo orientale della cinta muraria a difesa di Porta Marina. A occidente c’è il Bastione Sangallo, detto anche Torrione Grande, costruito a difesa di Porta Romana
Porta Romana
Porta Romana risale alla fine del XVI secolo e rappresenta l’ingresso alla città dalla “strada romana” di Montereale, voluta da Papa Sisto V.
Entrando da Porta Romana si arriva a Piazza Leopardi, meglio conosciuta come piazza dei Galli, dove si trovano il Comune di Loreto, il Teatro Comunale e il Bastione Sangallo.
La larghezza della porta era di 3,30 metri per consentire il passaggio dei muli. Fino al 1750 c’era un ponte levatoio, sostituito da un passaggio in muratura. Sotto la volta interna della porta c’è un ovale con l’immagine della Madonna.
La porta centralmente è sormontata da un altorilievo in pietra che raffigura la Santa Casa in volo, affiancata da due cornucopie.
Più in basso lo stemma di papa Sisto V, del cardinale Gallo e del governatore Andrea Bentivogli. Lateralmente, sopra gli stipiti, sono situate le statue dei profeti Balaam e Isaia, scolpite da Simone Cioli per il rivestimento della Santa Casa, ma poi inutilizzate perché ritenute non idonee.
Vicino potete farvi una passeggiata sotto il Portico Vanvitteliano del XVIII secolo attribuito a Luigi Vanvitelli.
Orologio solare di Porta Romana
Nell’ottobre del 2018 in occasione del 22° Seminario Nazionale di Gnomonica che si è tenuto a Loreto, è stato realizzato un orologio solare ad ore astronomiche, perchè le meridiane, in realtà, segnano solo il mezzogiorno.
E’ fatto in pietra d’Istria, secondo la tradizione lauretana e si trova sotto la finestra di quella che un tempo era una cella delle Carceri Pontificie.
Loreto: Parco della Rimembranza
Il bastione di porta Marina ospita il Parco della Rimembranza con un memoriale dedicato ai caduti durante la guerra per la salvezza della patria.
Nel parco ci sono alcuni cannoni risalenti alla II Guerra Mondiale.
Dal parco, costeggiate la strada verso destra e arriverete al Vicolo degli stemmi.
Da qui si può accedere alle Cantine del Bramante tramite il “passaggio della mula”.
Alle cantine è possibile arrivarci anche attraverso uno scalone dalla Piazza della Madonna. Occupano il piano terra del Palazzo Apostolico e risalgono alla fine del Quattrocento.
Chiesa della Banderuola
Prima di raggiungere Loreto fate una prima breve alla chiesa della Banderuola.
Qui vicino passa la pista ciclabile che prende il nome da questa chiesetta e che conduce alla città.
Si tratta della prima chiesa che ospitò la casa di Nazareth.