Il capoluogo lombardo è ricco di luoghi legati alla vita di Manzoni, ma anche di quelli da lui narrati ed immortalati nel suo più celebre romanzo “I Promessi Sposi”
Luoghi manzoniani: Milano celebra i 150 anni dalla morte dello scrittore con una vasta serie di eventi tra cui la mostra al Museo del Risorgimento.
Dopo avervi accompagnato a visitare i luoghi manzoniani a Lecco, vi portiamo nel giorno esatto dell’anniversario della sua morte, alla scoperta di quelli di Milano, città intrisa della poetica Manzoniana.
Ripercorrete con noi i luoghi più salienti e suggestivi dell’esistenza e dell’arte di Manzoni e dei personaggi del suo più celebre romanzo. Faremo un viaggio a ritroso nel tempo partendo da dove il letterato fu battezzato, la Chiesa San Babila, fino al cimitero monumentale dove è sepolto.
Luoghi manzoniani: Chiesa San Babila
Si trova nella omonima piazza in centro a Milano e non solo è una delle chiese più importanti di Milano ma è qui che nel marzo 1785 è stato battezzato Alessandro Manzoni.
La basilica, costruita probabilmente sull’area di un tempio pagano, risale alla fine dell’XI secolo. La chiesa viene ricostruita dopo il 1575 e completata con la monumentale facciata preceduta da pronao ad opera di Aurelio Trezzi.
Nel 1853 si procede a un primo restauro generale per il recupero dell’originaria struttura romanica e nel 1906 alla costruzione dell’attuale fronte neoromanica progettata da Paolo Cesa Bianchi.
L’interno della basilica è costituito da tre navate divise da pilastri a fascio nelle quali è possibile ammirare tracce di antichi affreschi. I dipinti delle absidi laterali e il mosaico di quella centrale sono di Luigi Cavenaghi e rappresentano diversi santi. La nuova cappella dell’Addolorata sulla navata a sinistra, fu ricostruita dall’architetto Ambrogio Annoni in sostituzione di quella distrutta dai bombardamenti.
Nella navata destra si trova un’immagine della Madonna risalente al Seicento. Tra i suoi illustri parrocchiani si possono ricordare il mercante Marco Carelli, che nel 1404 donò il suo ingente patrimonio per la costruzione del nuovo Duomo, e lo stesso Alessandro Manzoni.
Luoghi manzoniani: Casa Manzoni
Nel cuore di Milano si trova la casa di Manzoni, in via Morone 1. In realtù questa non è stata la sua unica abitazione milanese, ma è quella che si può considerare veramente “sua”. Il palazzo fu acquistato da don Alberico de Felber, il 2 ottobre 1813 al prezzo di 107.000 lire.
Negli anni la casa prendeva forma secondo i bisogni di una famiglia che cresceva in numero. A Manzoni era riservata una stanza con vista giardino, appartata, dove potersi ritirare a leggere, meditare, scrivere.
Qui riceveva gli amici intimi e gli ospiti illustri che con l’aumentare della fama de “I Promessi sposi”, divennero sempre più numerosi e frequenti. I personaggi di Renzo, Lucia, la monaca di Monza, l’Innominato, la Milano della peste prendono vita invece al piano terreno mentre al primo piano si svolgeva la vita quotidiana dei familiari. Dopo la morte di Manzoni la casa fu acquistata dal conte Bernardo Arnaboldi Gazzaniga, il quale, rispettoso delle memorie manzoniane, permise la visita allo studio e alla camera da letto nell’anniversario dell’«Illustre Defunto».
Col passare degli anni, i nuovi proprietari cambiarono l’assetto delle stanze. Vennero però poi avviati lavori di ripristino per riportare la casa nelle condizioni in cui si trovava alla morte dello scrittore. I lavori di restauro vennero interrotti a causa della Seconda guerra Mondiale e poi ripresi e terminati negli anni ’60 quando, il 15 dicembre 1965, venne inaugurato il Museo Manzoniano.
Corso Buenos Aires 1
Se vi capita di passare in questa via dello shopping, soffermatevi al numero 1 dove si trova Palazzo Luraschi.
Se il portone è aperto entrate nella corte, alzate lo sguardo e vedrete “I Promessi sposi”.
Il cortile è caratterizzato con portico ad archi sostenuti da colonne con capitelli, che oltre a presentare le colonne di spoglio del demolito Lazzaretto, presenta medaglioni coi personaggi de “I Promessi Sposi”.
Il Lazzareto
Della zona dove sorgeva il Lazzaretto, oggi rimangono solo un breve tratto di mura in via San Gregoria, sede di una chiesa ortodossa russa.
La chiesa di San Carlo al Lazzaretto, sussidiaria della parrocchia milanese di Santa Francesca Romana, è un monumento ottogonale ricco di storia, reso famoso da Alessandro Manzoni, che qui ambientò le cupe vicende narrate nel ventunesimo capitolo de “I Promessi sposi”.
Luoghi manzoniani: Piazza San Fedele
Qui si trova il monumento ad Alessandro Manzoni, una statua in bronzo di Francesco Barzaghi del 1883, proprio di fronte alla omonima chiesa, sui cui gradini il 6 gennaio 1873 Manzoni cadde uscendo da messa. Il letterato morì di meningite causata proprio da questo trauma il 22 maggio di quello stesso anno.
Al funerale parteciparono le massime autorità dello stato. Nell’anniversario della morte, l’anno successivo Giuseppe Verdi compose un Requiem per Manzoni, che diresse personalmente nella chiesa di San Marco a Milano.
Il Cimitero Monumentale
La salma di Manzoni, subito dopo i funerali, venne collocata nel Colombario, accanto alla tomba di Carlo Cattaneo. Poi, nel 1883, il Comune decise di spostarlo al Cimitero Monumentale di Milano, andando ad inaugurare la solennità del Famedio, tempio cittadino dei milanesi illustri.
Via Bottelli
A Milano, zona Greco, si trova una targa che richiama “I Promessi Sposi”. Sicuramente meno nota ai più ma comunque simbolica.