Museo del Risorgimento celebra Alessandro Manzoni
Nelle sale del Museo del Risorgimento è stata allestita una mostra in occasione del 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni
Molteplici le iniziative promosse da Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento e dal Comitato di Milano dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano in occasione di Manzoni 150°.
Tra queste il Museo del Rinascimento dedica dal 3 maggio al 2 luglio 2023 un focus “Sulle orme di Manzoni. Un percorso tra opere, libri e documenti d’archivio” in occasione dell’anniversario della sua morte avvenuta a Milano il 22 Maggio 1873.
Museo del Risorgimento: il focus espositivo
Il focus ha origine dagli eventi raccontati dalle opere esposte della collezione del museo in dialogo con documenti delle Civiche Raccolte Storiche.
Ci si interroga su quale potrebbe essere stata la reazione di Manzoni di fronte ad alcuni dei principali eventi storici a lui contemporanei e quali rapporti aveva con altri importanti protagonisti dell’epoca.
Un cammino che partendo dagli eventi e dai personaggi raccontati dalle opere esposte nella collezione del Museo cerca di offrire ai visitatori una diversa prospettiva di lettura del percorso museale e dei documenti che in occasione di questa importante ricorrenza vengono esposti.
Le opere del Museo del Risorgimento vengono messe in dialogo con una selezione di pubblicazioni dell’epoca e documenti provenienti dai principali fondi dell’archivio e della biblioteca delle Civiche Raccolte Storiche e con opere dei depositi del Museo del Risorgimento.
Museo del Risorgimento: la sua storia
Il Museo del Risorgimento nasce alla fine del 1800 per inviare, da parte della città di Milano, all’esposizione Generale Italiana di Torino una raccolta di testimonianze relative all’epopea risorgimentale.
Dal 1951 il Museo ha sede nel settecentesco Palazzo Moriggia a Milano in via Borgonuovo 23. Fu progettato nel 1755 da Giuseppe Piermarini, l’architetto del Teatro alla Scala.
Il palazzo, dal 1900 di proprietà della famiglia De Marchi, fu donato al Comune di Milano dalla moglie del celebre naturalista Marco De Marchi e in quell’occasione destinato a sede museale.
Fin dalla nascita il Museo si presentò come una istituzione in grado di affiancare ai compiti di tutela della memoria e di costruzione dell’identità nazionale, il ruolo di istituto impegnato nel campo della ricerca grazie all’organizzazione di una biblioteca e di un archivio tra i più importanti in Italia per lo studio della storia nazionale recente.
Museo del Risorgimento: il percorso espositivo
Il percorso espositivo evidenzia alcuni episodi chiave della storia milanese ottocentesca e della costruzione dell’identità nazionale nel Risorgimento.
Il percorso segue l’ordine cronologico degli eventi e si snoda attraverso 15 sale tematiche di colori diversi. L’ultima sala aggiunta è la Sala d’Armi.
Attraverso un articolato insieme di materiali composti da stampe, dipinti, sculture, disegni, armi e cimeli, le collezioni illustrano il periodo della storia italiana compreso tra la prima campagna di Napoleone Bonaparte in Italia (1796) e l’annessione di Roma al Regno d’Italia (1870).
L’ultimo allestimento risale al 2011 in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Si parte dai reperti della prima campagna d’Italia di Napoleone (1796-1797) per poi proseguire con cimeli ascrivibili alla Repubblica Italiana del 1802-1805.
Si passa alla ricca collezione di cimeli, dipinti e sculture risalente al periodo imperiale (1804-1814).
Da non perdere alcuni cimeli appartenenti a Silvio Pellico, per proseguire con oggetti risalenti alle Cinque Giornate di Milano (1848). Risale alle Cinque Giornate anche il tricolore originale che sventolò sul Duomo di Milano il 20 marzo 1848. .
Di notevole interesse storico la campana della torre di piazza dei Mercanti che si ruppe mentre suonava ininterrottamente per chiamare il popolo alla rivolta.
Sono anche conservati reperti collegati alla Repubblica Romana del 1849, tra cui una delle bandiere tricolori originali che vennero utilizzate durante l’esistenza di questo Stato repubblicano e che riporta la scritta “Dio e popolo”.
La raccolta prosegue con cimeli risalenti alla seconda guerra d’Indipendenza del 1859 e alla terza guerra d’indipendenza del 1866.
Sono esposti al museo anche la Bibbia ricevuta in dono dalle nobildonne inglesi e una scrivania appartenuta a Giuseppe Mazzini.
In mostra anche un poncho con camicia rossa appartenuti a Giuseppe Garibaldi.
La visita guidata metterà l’accento sugli episodi risorgimentali che più hanno interessato la città di Milano.
Ad esempio le famose Cinque Giornate di Milano nel 1848 rappresentarono un grande passo in avanti per i successi delle guerre d’indipendenza.
L’incoronazione di Napoleone in Italia è rappresentata dai preziosi cimeli del manto verde e argento e dalle preziose insegne regali.
Degni di nota lo stendardo della Legione Lombarda Cacciatori a cavallo fino ad arrivare all’epopea garibaldina con l‘Album dei Mille e agli anni dell’Unità d’Italia.
Da sottolineare che il Museo conserva infatti il primo tricolore italiano.
Orari
La mostra osserverà le modalità di apertura del Museo. Ingresso libero e gratuito dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 17.30 con ultimo ingresso 17.00.