Narni Sotterranea nasconde bellissimi tesori. Tramite un itinerario guidato da esperti, scoprirete cosa si cela sotto il ventre della città di Narni
Narni Sotterranea ci ha colpito per la bellezza dei ritrovamenti ma soprattutto per la storia di come è nata. Dopo aver visitato le altre meraviglie del borgo di Narni e le sue meraviglie Narni, dedichiamo il pomeriggio alla scoperta dei tesori sotterranei.
Narni Sotterranea: come tutto ebbe inizio
La prima scoperta risale al 1979 quando sei giovani del gruppo speleologico UTEC di Narni scoprirono una chiesa del XII secolo accessibile dal Complesso Conventuale di San Domenico. Proprio da qui inizia la nostra avventura…
Una scoperta davvero emozionante che ha portato alla luce affreschi tra i più antichi della città.
Inoltre il percorso sotterraneo vanta una cisterna romana e una stanza in cui la Santa Inquisizione era solita interrogare gli imputati con tanto di cella.
Noi abbiamo avuto la fortuna di avere come guida proprio uno dei sei ragazzi che nel 1979 scoprì un pertugio in un muro antico del Convento di San Domenico trovando un’altra faccia di Narni, quella sotterranea.
Roberto Nini ci ha accompagnato in questo mondo nascosto portandoci indietro nel tempo, facendoci vivere le emozioni dettate dal scoprire quello che c’era tempo addietro, un suggestivo viaggio nel passato.
Ovviamente sono occorsi vari anni per completare i lavori di scavo e di recupero, sovvenzionati dal comune di Narni ed effettuati da un gruppo di speleologi, archeologi e restauratori esperti che resero possibile l’apertura al pubblico nel 1994.
Gli scavi effettuati nell’ambiente della chiesa sotterranea hanno inoltre portato alla luce alcuni importanti ritrovamenti archeologici che testimoniano i resti di un tempio romano preesistente.
Oggi è possibile ammirarli grazie all’installazione di un pavimento vetrato che consente di camminare sulla storia e immaginare il passato.
Narni Sotterranea: un vero e proprio museo di storia
É come essere all’interno di un museo: si parte dall’epoca etrusca con il ritrovamento di alcuni locali adibiti a cisterne proseguendo con i resti di un impianto romano con cisterna, un’antica chiesa protoromanica affrescata nel XIII e nel XV secolo e una grande cisterna altomedievale.
E dulcis in fundo…una “stanza dei tormenti” dove avevano luogo i processi dell’Inquisizione. Una scoperta eccezionale che combacia con testimonianze storiche custodite negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino.
La cella
Da questa stanza si accede ad una piccola cella delle sofferenze intrisa di segni, graffiti alchemici e simboli massonici lasciati dai prigionieri del Tribunale dell’Inquisizione sul muro bianco di intonaco con dei cocci.
Tra questi degni di nota i simboli scalfiti da Giuseppe Andrea Lombardini, prigioniero che trascorse nella cella circa 90 giorni tra il 1759 e il 1760; un linguaggio immortale del fantasma che aleggia ancora nei sotterranei di Narni.
La visita termina nella Chiesa di San Domenico. Anche qui vi aspetteranno delle sorprese…
Non voglio descrivervi altro, vi consiglio di vedere con i vostri occhi queste meraviglie!
Inoltre, se volete approfondire la storia di come è nata Narni Sotterranea, leggete il libro “Alla ricerca della verità” di Roberto Nini.
Catturerà la vostra attenzione sicuramente!
Ringraziamo l’Associazione Culturale Subterranea per averci concesso l’uso delle foto.
Per informazioni su costi e orari consultate www.narnisotterranea.it